Il Capo della Commissione di Helsinki ha proposto al Ministero delle Finanze degli Stati Uniti di introdurre sanzioni contro le aziende statali bielorusse

13 agosto 2020, 23:41, VOA

Belaruskali, uno stabilimento statale a Soligorsk, uno dei più grossi esportatori di minerali in Belarus.

Limitazione di accesso al sistema finanziario americano deve diventare una risposta al regime di Lukashenko che ha falsificato i risultati delle elezioni e sopprime brutalmente le proteste dei cittadini 

Alcee L. Hastings, deputato del Congresso, presidente della Commissione di Helsinki nel Congresso degli Stati Uniti (Commission on Security and Cooperation in Europe) ha chiesto l’amministrazione degli Stati Uniti di vietare l’accesso al sistema finanziario americano a nove più importanti aziende statali bielorusse.

La lettera, che segue la violenta soppressione delle proteste pacifiche in Bielorussia dopo la falsificazione delle elezioni presidenziali il 9 agosto, riporta: 

Considerato che il Presidente Aleksandr Lukashenko sopprime violentemente le proteste pacifiche in Bielorussia con cui viola le norme elettorali internazionali, gli Stati Uniti ritengono inaccettabile avere rapporti commerciali con questo regime brutale.

Hastings ha ricordato che a giugno 2006 le autorità statunitensi hanno firmato un ordine esecutivo sul blocco delle proprietà delle persone responsabili per la messa in crisi di processi e istituzioni democratiche in Bielorussia a marzo 2006 e per la soppressione delle proteste: 

Purtroppo, violazioni dei diritti umani sono diventate caratteristiche del regime Lukashenko, e oggi sono molto più aggressive di prima, finalizzate a sopprimere una concorrenza politica onesta. Adesso più che mai è arrivato il momento per attuare pienamente il suddetto ordine esecutivo e valutare di ampliare i suoi obiettivi principali con un’ulteriore azione esecutiva.

Durante le elezioni presidenziali in Bielorussia a marzo 2006, Alcee Hastings è stato a capo della Missione di Monitoraggio Elettorale dell’OSCE/ODIHR di breve periodo, con più di 500 osservatori. Nel suo rapporto ha specificato che “l’uso arbitrario del potere statale e il fenomeno diffuso dell’incarcerazione costituiscono la prova dell’inosservanza dei diritti fondamentali riguardanti la libertà di riunione, di associazione e di espressione alcuna e confermano l’assenza di tolleranza per i concorrenti politici”. Secondo i dati dell’agenzia analitica SPARK, nel 2018 la lista delle imprese leader del mercato nazionale includeva almeno sei società appartenenti al Comitato dei beni statali. Tra queste imprese di petrolchimica, di estrazione di potassio e azoto, nonché aziende metalmeccaniche: Fabbrica di trattori di Minsk, Grodno-Azot, BMZ – Azienda leader del gruppo BMK, Belaruskali, Belarusian Potash Company e Naftan. Nella sua lettera Hastings non specifica le aziende nei confronti delle quali si propone di introdurre le sanzioni.